Secondo la leggenda, la vite Zibibbo fu un dono del Dio Dionisio ai primi coloni greci che, giunti lungo le Coste del Sud, portarono con sé questo prezioso prodotto. Con il termine “zibibbo” si è soliti indicare sia il vitigno che i suoi nobili frutti. “Zibibbo” deriva dall’arabo “zabīb”, ossia “uva passita” o “uvetta”, e si riferisce a un particolare tipo di uva di origine egiziana, che fu portata nel sud Italia proprio dal popolo fenicio.
Così, sui piccoli terrazzamenti di Bagnara, baciati sempre dal sole, detti “rasulei”, i viticoltori della zona iniziarono a produrre questo profumatissimo vino, dall’inteso colore giallo oro e dall’inconfondibile sapore di agrumi e note floreali. Si tratta di uve altamente selezionate, appassite con cura e lasciate riposare per lunghi periodi all’interno delle botti. In questo modo, lo Zibibbo acquisisce il suo tipico sapore deciso e pieno. Ideale accompagnamento per piatti a base di pesce e crostacei, carni bianche e formaggi delicati, lo Zibibbo delizia ogni palato. È un vino davvero versatile, ottimo da abbinare con frutta caramellata, pane e marmellata, miele. Insomma, questo nettare degli Dei arricchisce ogni piatto!
In pochi sanno che a Bagnara è possibile gustare il panettone allo Zibibbo , l’artigianale e gustosissimo gelato allo Zibibbo e, persino, la brioche con crema allo Zibibbo, frutto della creatività e dell’esperienza nella gastronomia dolciaria dei pasticceri bagnaresi. Lo Zibibbo è, senza ombra di dubbio, l’oro della Costa Viola.
I nostri terrazzamenti si articolano lungo tutta la costa e arrivano fino in collina. Ci sono alcuni vigneti che, dalla Statale 18, raggiungono la strada per Solano e, poi, per Gambarie D’Aspromonte.
Ancora oggi, i viticoltori locali custodiscono con cura i vitigni secolari che sorgono lungo i terrazzamenti costieri di questa meravigliosa Perla dello Stretto. Lo Zibibbo di Bagnara racconta una storia, rappresenta il coraggio e la dedizione di chi, giorno dopo giorno, vive questa terra unica, nel segno del gusto e della tradizione.