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Percorsi di Trekking a Bagnara Calabra

Bagnara Calabra incantevole cittadina posta nella fascia costiera successiva all’imboccatura nord dello Stretto di Messina , chiamata Costa Viola, presenta vari percorsi escursionistici. Sentieri naturalistici  meta di tanti gruppi escursionistici che rimangono stupefatti dall’immane bellezza  che vi è intorno a loro, partendo dalla vista su  Bagnara , la Costa Viola , le isole Eolie l’Etna  e molto altro ancora. I  più famosi sono: il Sentiero del Tracciolino, Sentiero dei Francesi o del Vino e il Sentiero di Monte Cocuzzo.

SENTIERO DEL TRACCIOLINO: DOVE CIELO E TERRA SI INCONTRANO

Il sentiero del Tracciolino è uno dei percorsi di trekking più famosi e percorsi della Costa Viola, il punto di partenza è situato in località Tre Croci, a Sant’Elia di Palmi, arrivati qui un incredibile panorama dallo Stretto di Messina fin su a Capo Vaticano e monte Poro ci dà il benvenuto. È solo l’assaggio di ciò che si vedrà,  per un’escursione quasi sospesi tra cielo e mare. Seguendo un sentiero che scende a zig zag e protetto da una staccionata di legno, ci sembra, per un po’, di essere in un ombroso boschetto, finché non ci ritroviamo sulla pista che ci conduce al sentiero vero e proprio, quello che accarezza il fianco della montagna e ci offre scenari di rara bellezza. Davanti a noi vediamo, in lontananza, “Idda”, l’Etna,  con la sua imponenza dei suoi 3357m che la rendono il vulcano più alto d’Europa e che spesso emette fumo dai suoi crateri sommitali   per ricordarci che c’è ed è viva. Al largo dello Stretto, poi, degli isolotti sembrano fluttuare in mezzo a tutto quell’azzurro. Sono le isole Eolie, patria del dio del vento e di indimenticabili spettacoli naturali come lo Stromboli e le sue potenti esplosioni.

Non sarebbe strano vedere, mentre attraversiamo un pittoresco ponticello in pietra,  costruito ad arco ,  che ci ricorda il falco pellegrino  poco prima che si tuffi in picchiata per catturare la sua preda o, nel periodo giusto, uno stormo di decine di esemplari di falco pecchiaiolo di ritorno dalle zone più calde per perpetuare il ciclo della vita.   Quando poi riprendiamo quota, per chiudere il nostro anello e cambiamo la nostra prospettiva, ecco in lontananza le gru del porto di Gioia Tauro, mentre camminiamo tra orchidee spontanee e giovani sambuchi.  Ultima tappa, prima di completare il giro, la fonte e l’area pic- nic con alcuni splendidi esemplari di quercia da sughero dove poter consumare un bel pasto in compagnia di madre natura. Il percorso è di tipologia E (ESCURSIONISTICA, cioè adatto a chi ha un minimo di allenamento al trekking) ed è lungo 14km.

SENTIERO DI MONTE COCUZZO

Un altro sentiero presente all’interno del territorio di Bagnara Calabra è quello di Monte Cocuzzo, usato dalle “bagnarote” che viaggiavano su e giù trasportando carichi di uva per poterli macinare nel cosiddetto “parmentu”. Il Monte veniva utilizzato anche come postazione durante la caccia al pescespada, qui vi erano uomini che segnalavano la posizione del pescespada ai pescatori. E’ lungo 3,85km.

Vincenzo Laurendi©
Abra Calabria©
SENTIERO DEL VINO ( FRANCESI)

L’ultima parte del Sentiero del Tracciolino è definita Sentiero  del vino o dei Francesi di tipologia E( ESCURSIONISTICA),  lungo 6 km  si percorre in circa 4 ore , conduce ad uno strapiombo con una vista mozzafiato su Bagnara e la Costa Viola, costituisce la parte più impegnativa dell’intero percorso.

Il punto di partenza è ubicato  in località Altopiano di Granaro all’interno di Ceramida,  frazione di Bagnara Calabra, raggiungendo i Terrazzamenti della  Cooperativa Agri Costa Viola  dove vengono coltivati i  vigneti che danno origine all’uva zibibbo che dà i natali  all’omonimo vino ( ecco perché si chiama sentiero del vino),  Dopo aver attraversato i Terrazzamenti della Cooperativa raggiungiamo percorrendo un piccolo sentiero  la “Panchina di Rocco” chiamata cosi dagli amici   di Rocco Salerno  appassionato escursionista che ha contribuito alla valorizzazione del sentiero , scomparso prematuramente a 33 anni .Fermandoci in questo punto, di fronte a noi si apre all’improvviso colpendoci in tutta la sua magnificenza la vista sullo Stretto di Messina, Scilla , l’Etna e le Isole Eolie , rimanendo bloccati per più minuti ad entrare in simbiosi con il paesaggio. Successivamente si arriva alla parte più difficile del percorso una discesa lungo il vallone Granaro composta da pietrisco che ci condurrà ad uno strapiombo  che apre le porte al noto  Tunnel di Murat che  affaccia sul porto di Bagnara. Il tunnel  venne scavato nel 1806 con scopi difensivi dai francesi contro le incursioni dell’esercito inglese, qui era presente un cannone da 8 installato a protezione della baia di Rochi.   

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